Nevernight – I grandi giochi

Copyright @bellereadingabook

“Se la Vendetta ha una madre, il suo nome è Pazienza”.

Si parla spesso di come in una trilogia i secondi libri siano quelli di passaggio, quelli che preparano il terreno a ciò che accadrà nel capitolo finale.

Questo libro è l’esatto opposto. Troverete di tutto e di più: nuova ambientazione (Il gladiatore e Spartacus vi dicono qualcosa?), nuovi personaggi (ma anche quelli che già conosciamo), nuovi colpi di scena e soprattutto vi porrete nuove domande. Perché zio Jay è così: quando sembra darti alcune risposte, eccolo lì che inserisce qualcosa di inaspettato.

I personaggi poi: Kristoff ha la capacità di creare personaggi così diversi ma al tempo stesso accomunati da una profonda veridicità. Amano e odiano, possono essere crudeli e mostrare una dolcezza disarmante, possono essere enigmatici e mostrarsi come un libro aperto.

Ma vi avverto: non affezionatevi troppo perché il mondo di Itreya è crudele e non fa sconti a nessuno. Troverete mortə, sexxo, lealtà, tradimento e in tutto questo Mia continuerà a percorrere la sua strada verso la vendetta, una strada tortuosa ma che le farà riconsiderare che una vita votata all’omicid*o non è l’unica percorribile, che le certezze che l’hanno guidata per tutta la vita forse non sono così inattaccabili come pensava. A volte sbaglierà, a volte vi ritroverete a non essere d’accordo con le sue scelte, a volte vorreste dirle di dare più spesso ascolto a Messer Cortese, a volte vorreste prenderla tra le braccia e dirle che prima o poi tutta questa sofferenza finirà.

Quando crederete di aver letto già tutto, che un altro colpo di scena non ci può essere, verrete messi a tacere dai capitoli finali di Godsgrave.
Una volta finito questo secondo volume vi chiederete: dopo tutto quello che ho letto, cos’altro potrà mai accadere?

Alla prossima,

Belle